Poche luci tante ombre

POCHE LUCI E TANTE OMBRE

La partenza della nuova Giunta di centro-destra non è stato sicuramente uno squillo di tromba. Tra critiche feroci, da parte delle opposizioni e distingui nella stessa maggioranza, il Consiglio ha votato il nuovo esecutivo con 18 voti su 35, il minimo necessario. Come sindacato aspettiamo, ora, di capire quali saranno le prime mosse di questa Giunta e soprattutto quali saranno le proposte concrete. Dal patto di Coalizione è difficile capire cosa si farà in definitiva e soprattutto quali saranno i tempi previsti. Alcune affermazioni fatte da singoli assessori sulla stampa lasciano intravedere degli obiettivi concreti. Penso alle affermazioni dell’assessore alla sanità Messner che sono certamente condivisibili. Riportare la sanità più vicina ai cittadini corrisponde a quelle che sono le nostre richieste. Migliorare i contratti dei dipendenti ci sembra sacrosanto. Rimane comunque un problema che va affrontato subito: la carenza di operatori e le difficoltà a rimpiazzare quelli che nei prossimi anni andranno in pensione, soprattutto tra i medici di base. Sono sfide, che se non risolte, rischiano di frenare la realizzazione di questo ambizioso progetto. Non a caso i medici di famiglia hanno già evidenziato le difficoltà esistenti e si dichiarano impossibilitati a assumersi altri

incarichi. Noi siamo disponibili a dare il nostro contributo per la realizzazione di una riorganizzazione della sanità, rispettando

ovviamente il nostro ruolo che è quello di difensori dei diritti e dalle aspettative dei cittadini. Una presa in carico dei malati

cronici potrà ridurre i tempi d’attesa per le visite specialistiche. Vale anche per il ritorno alle funzioni vere dei Pronti soccorso,

spesso criticati per i tempi. A questo si aggiunge la necessità di affrontare il tema dell’appropriatezza della diagnostica strumentale e delle visite specialistiche. Nel sociale abbiamo di fronte due priorità: una valutazione attenta su tutte le prestazioni sociali

esistenti, sui risultati ottenuti e se questi vanno a chi ne ha realmente bisogno. Arrivare a una forma di reddito minimo garantito, legato alle reali condizioni economiche delle persone, potrebbe essere un obiettivo da raggiungere. In questo ambito anche la povertà degli anziani troverebbe una risposta concreta. A tal fine vanno concentrate buona parte delle risorse oggi a disposizione per il sociale. Ovviamente vanno salvaguardate le prestazioni collegate a particolari condizioni come la non autosufficienza, le cure dentarie ed altre che devono rimanere in un capitolo a parte. Aspettiamo anche di capire come la Giunta intende affrontare il tema dei salari e stipendi a partire da quelli del pubblico impiego. Ma anche sulla casa valuteremo attentamente le proposte che saranno messe in campo. Un’ultima considerazione personale: la sicurezza dei cittadini è fondamentale, ma lo è ancora di più la certezza del diritto. Comportamenti contro le leggi esistenti vanno perseguiti e puniti. Poi possiamo anche discutere se la presenza di militari nelle strade delle città sia una scelta giusta o no.

Alfred Ebner

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